di Caterina Corbetta
Anche se male, l'importante è che se ne parli. Dovessimo distillare in una frase tutta l'esistenza di Kim Kardashian, non potrebbe essere che questa. Iconica e innovativa, dicono alcuni, trashy e “tuttiqueisoldiecosìpocogusto”, chiosano altri. Dalle sue notti brave con l'amica it-girl (così chiamavamo le moderne influencer nei primi anni 2000) Paris Hilton, al matrimonio con il rapper Kanye West, alla magnetica tuta nera con volto coperto di cui, nel 2021 si disse addirittura “che ha riscritto le regole del MET” fino al recente abito di “happy birthday Mr. President”, preso in prestito per l'occasione dalla memoria di Marilyn Monroe su cui milioni dita spasmodiche hanno digitato commenti da ogni schermo, l'influencer-imprenditrice- reality star, tiene in scacco social media e tabloid da quasi un ventennio. Tuttavia, che si approvino o meno le sue scelte di vita o di moda, non si può proprio dire che l'internazionale Kim tenga in considerazione l'armocromia per la scelta dei suoi look. L'ultima proposta è proprio di domenica scorsa, quando, in occasione dell'esclusivissimo matrimonio della sorella Kourtney tenutosi a Portofino, si è presentata avvolta in pizzo nero firmato Dolce e Gabbana, con dei fiammanti capelli biondissimi a smorzare l'aura goth dell'outfit. Non in armonia (neanche con la stagione, viste le temperature degli ultimi giorni), ma di sicuro il contrasto biondo/nero è un grande classico che sa sempre farsi ricordare.
Anche nelle altre proposte, sembra sempre che Kim preferisca stupire, più che valorizzarsi. Con la sua complessione di donna inverno né l'oro né il rame le rendono giustizia, infatti, purtroppo, i metalli sono tutti sconsigliati.
Per quanto riguarda il suo look al MET gala 2022, ci si può solo augurare che i suoi capelli non abbiano sofferto troppo per quella decolorazione feroce. Per quanto riguarda l'abito, si è trattato di un omaggio oppure di un sacrilegio? Come direbbe Manzoni, Ai posteri l'ardua sentenza.
