di Caterina Corbetta
Era il 1955 quando Marilyn Monroe, accaldata dalla torrida estate newyorkese, decise di rinfrescarsi sopra una grata dove al di sotto sfrecciava la metropolitana. Il film era The Seven Year Itch e il costumista Travilla, il resto è storia.
Dopo tre anni, nel 1958, ecco che un altro film, e un altro abito altrettanto iconico, irrompe sullo schermo, ma questa volta la protagonista è la mora Elizabeth Taylor, la Maggie della Gatta sul tetto che scotta. La costumista è Helen Rose, la quale con soli tre cambi in tutto il film, riesce a rendere indimenticabile il personaggio della Taylor, così come l'abito bianco che indossa per quasi tutto il film.
Nonostante le attrici che li indossano facciano apparire gli abiti molto diversi, essi presentano di fatto la stessa linea e lo stesso colore o quasi, visto che il colore dell'abito di Marilyn è ancora dibattuto, in alcune immagini sempra avorio, mentre in altre pare bianco ottico come quello della Taylor. Di conseguenza, secondo le regole dell'armocromia (che, tra l'altro, nasce proprio a Hollywood in questo periodo), who wore it better, a chi sta meglio?
Liz Taylor appartiene alla categoria Winter bright, inverno brillante, caratterizzato da carnagione chiarissima e fredda, valorizzata da colori puri e saturi, come il rosso, meglio se in una tonalità tendente al lampone, blu cobalto, fuxia, verde smeraldo e, ovviamente, il viola che sottolinea la sfumatura degli occhi. Risulta mortificata dai colori pastello e da quelli caldi, come l'arancione, con un'eccezione per il giallo, complementare al colore unico dei suoi occhi viola. Nel film, Liz/Maggie indossa quindi un bianco ottico perfettamente in palette.
Molto diversa invece la complessione di Marilyn, che con i suoi occhi blu e i suoi capelli naturalmente ramati (fu una decisione della casa di produzione farla passare all'iconico biondo bombshell) fanno di lei una donna Primavera, calda e luminosa, che il colore platino dei suoi capelli e la scelta di rossetti rossi sempre molto saturi hanno però “raffreddato”. Anche su di lei risultano adatti i colori brillanti e freddi, come il famoso rosa shocking o il verde smeraldo, mentre il nero è alquanto inadatto. Quando ancora era soltanto Norma Jean, invece, ecco che i suoi colori cambiano e allora la sua palette di fa più calda e autunnale. In ogni caso, anche per lei l'abito risulta perfetto sia nella tonalità avorio che bianca.