Venezia '23, tutto il nero del red carpet


di Caterina Corbetta

Quest'anno a Venezia è solo un abito ad aver rubato lo show, un abito solo per tre corpi diversi.  Mai infatti era successo che ben tre ospiti vedessero realizzato l'incubo più grande di ogni invitata ad un evento di rilievo, ovvero quello di indossare lo stesso abito di una qualche altra compagna. Certo, i tempi sono cambiati, ormai va di moda il riciclo e indossare più volte un abito per occasioni diverse, per fortuna, non scandalizza più nessuno, così come non dovrebbe scandalizzare trovarsi a condividere l'abito con un'altra invitata.
La cosa migliore resta infatti riderci sopra e magari alzare un bicchiere per celebrare il buon gusto dell'altra, perché, per citare Anna Dello Russo, stylist di Vogue e indiscussa fashion icon, "qualcuno ha scelto il tuo stesso outfit? perfetto, hai fatto la scelta giusta".
Chissà se anche sul red carpet le vedette sono state così diplomatiche, quello che di certo possiamo dire è che il nero, anche se l' armocromia lo consiglia solo alle tipologie inverno, è un acromatico con cui tutte, o quasi, possono andare d'accordo, se non altro per contrasto.
Resta tuttavia sconsigliato per le tipologie primavera come Claudia Gerini o Carla Bruni, che risultano spente da toni come nero e grigio, ancora peggio se i capelli restano sciolti cozzando così con l'allure dell'abito da sera.
Nel caso del modello di Yves Saint Laurent, tuttavia, lo scollo a cuore lascia scoperta una generosa porzione di pelle che allontana il "colore" dal viso, facendo sì che non possa creare troppi danni neanche sulla misteriosa ospite bionda, che anche appartenendo alla categoria estate crea un contrasto interessante, anche se non sicuramente in armonia.


Festival di Venezia


Festival di Venezia


Festival di Venezia





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