di
Caterina Corbetta
Nelle ultime stagioni, social media e passerelle
si sono sbizzarriti nel proporre colori audaci e aggressivi, sempre
saturi in accostamenti pazzi e divertenti. Certo, dopo lockdown e
mesi in tristi pigiamoni, era la luce di un giallo, la vivacità di
un rosso, di un blu o di un verde ciò di cui avevamo bisogno, e la
moda ha saputo, come sempre, rispondere.
Tuttavia, è impossibile
dimenticare i bianchi, i grigi e poi, sua maestà, il nero, ovvero
quei colori che in armocromia vengono chiamati acromatici e che sono
stati protagonisti all'ultima mostra del cinema di Venezia.
Il
fatto che siano classificati come non-colori non deve far pensare ad
una mancanza di personalità, anzi.
Il nero, infatti, è il
colore per eccellenza delle donne inverno, quelle con sottotono
freddo e alto contrasto, penalizza le donne autunno e primavera in
quanto entrambe possiedono invece un sottotono caldo. La donna
estate, però, riesce, anche grazie al sottotono freddo, a sopportare il
nero in virtù del forte contrasto che esso crea con la sua
complessione.
Se il nero sfina, il bianco invece illumina,
per le autunno e le primavera il bianco ideale è l'avorio, cioè
quello riscaldato dalla presenza di giallo. Da evitare invece il
bianco ottico, perfetto per le inverno che devono puntare su toni più
fissi e puliti, così come le estate, che invece è meglio
preferiscano un tipo di bianco più "dolce", come le
sfumature latte.
Gli abiti bicolor sono i perfetti alleati delle
illusioni ottiche, quando bianco e nero si tengono per mano sanno
allungare, snellire o riempire a seconda della disposizione della
stoffa, rendendo chi li abbraccia sempre indimenticabile.